venerdì 11 ottobre 2013

La Prima guerra messenica è la guerra combattuta dalla città di Sparta per conquistare il territorio della Messenia (regione che si trova nella parte occidentale del Peloponneso) nella parte finale dell'VIII secolo a.C. (probabilmente tra il 743 e il 724 a.C.). La guerra dovette essere particolarmente cruenta, data anche la durata quasi ventennale del conflitto, ma permise a Sparta di conquistare il territorio messenico e di trasformare in iloti gli abitanti di tale territorio.

685 - 668 a.C. Seconda Guerra Messenica

La Seconda guerra messenica fu la rivolta dei Messeni, comandati dal leggendario Aristomene, iniziata probabilmente nel 685 a.C. e terminata attorno al 668 a.C., poco dopo la sconfitta inflitta a Sparta da Argo a Ilie.
Aristomene, a capo dei rivoltosi, in un primo momento ebbe la meglio nei confronti degli spartani, ma

710 a.C. - 650 a.C. Guerra Lelantina

La guerra lelantina fu un lungo conflitto combattuto tra le due poleis eubee di Eretria e Calcide, nell'antica Grecia. Il casus belli, che ne giustifica il nome, fu la contesa della fertile pianura di Lelanto sull'isola di Eubea.
Il termine guerra lelantina, tuttavia, appartiene alla storiografia moderna e non è utilizzato dagli autori antichi, che si riferiscono a essa come la guerra tra

750 a.C. - 356 a.C. GUERRE CON VEIO

Veio ebbe una sua fiorente fase di vita soprattutto in epoca Orientalizzante e arcaica (VII-V secolo a.C.), sino alla distruzione ad opera dei Romani nel 396 a.C. Di nessun'altra città etrusca possediamo così tante notizie letterarie, anche se esse si riferiscono quasi esclusivamente agli eventi bellici del V secolo a.C. Veio era in origine governata da re: Morrio (che discendeva da Halesos, il presunto fondatore di Falerii, città spesso alleata di Veio) eProperzio sono quelli conosciuti. Secondo le fonti Veio sarebbe stata in lotta con Roma già dai tempi di Romolo, combattendo contro di essa ben quattordici guerre, conFaleriiFidene e Capena come alleati principali.
  I Fasti di Roma ricordano un trionfo sui Veienti (e i Tarquiniesi) del primo console Publio Valerio Publicola, nel 509 a.C. e un altro sui Veienti del suo figlio omonimo nel 475.




L'Apollo di Veio, la spendida scultura che coronava il Tempio del Portonaccio a Veio, probabile opera dello scultore etrusco Vulca.
  È significativo anche il ricordo della sconfitta subita dalla potente gens romana deiFabii, nel 479 a.C. presso il fiume Cremera, nel corso di una sorta di guerra privata contro Veio. Nel 437, durante una battaglia, lo stesso re di Veio Larth Tulumnes fu ucciso dal tribuno militare romano Aulo Cornelio Cosso. Riaccesesi le ostilità, nel 426 a.C. Veio chiese l'aiuto delle altre città etrusche, senza ottenerlo e potendo contare sull'appoggio dei soli alleati tradizionali (FaleriiFideneCapena).
  Secondo la tradizione annalistica, nel 406 a.C. i Romani cominciarono un assedio decennale che culminò nel 396 con la caduta e il totale saccheggio della città di Veio. Dopo la distruzione l'altopiano di Veio non fu completamente abbandonato, ma venne ripopolato, anche se ormai il centro aveva perso ogni importanza. La conquista di Veio fu per Roma il primo importante trionfo su un grande centro avversario e le apriva significativamente la strada verso l'Etruria meridionale.
  Se Veio costituisce il centro etrusco più prossimo a Roma, la sua contiguità con le genti di lingua latina e falisca ne ha inevitabilmente designato la vocazione culturale essendo incuneato in un comprensorio marcato dal percorso fluviale del Tevere che poneva naturalmente in comunicazione reciproca etnie e popoli diversi.
  La relazione con le più importanti metropoli dell'Etruria meridionale e, in particolare, con Roma sono esemplificate nell'episodio di Vulca, grande scultore e coroplasta veiente attivo sul finire del VI secolo a.C. chiamato a Roma per plasmare la divina quadriga destinata a ornare il tempio di Giove Capitolino. Egli è l'unico artista etrusco del quale si conosca il nome, celebrato per il suo magistero artistico anche dalle fonti storico-letterarie.
 FONTI

domenica 29 settembre 2013

1200 a.C. GUERRA DI TROIA



Sulla collina di Hissarlik sorge la mitica Troia, la città che la leggenda vuole fondata dall’eroe Dardano, figlio di Zeus, e ricostruita dal nipote Troe, sede dei regni di Ilo, di Laomedonte e di Priamo. Fu durante